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”Ciao, sono in India, tornerò fra un mese”’. Dopo aver scattato questa foto comodamente appollaiata sul mio terrazzo vista Esquilino, non ho resistito a testare un po’ di amici romani per sapere se fossero o meno a conoscenza della pacifica e colorata manifestazione dei Sikh che marciano ogni anno a fine aprile partendo da  Piazza Vittorio per celebrare il loro capodanno.Certo che partecipare al Vaisakhi ( capodanno o mese del raccolto appunto ) a Roma è un po’ come mangiare una  carbonara surgelata in Tagikistan o vedere l’aurora boreale in TV, ma vi assicuro che vale la pena: i colori  sgargianti delle vesti femminili e  le divise gialle e blu degli uomini che inscenano arti marziali  si muovono in una processione ( Nagar Kirtan)  allo stesso tempo composta e vivace.  Il contrasto tra le architetture barocche della capitale e la marea di individui dalle fattezze orientali è affascinante e piacevole. Curiosità: la loro religione è monoteista, mira all’uguaglianza sociale, ripudia violenza e dipendenze, che sembra essere  un buon messaggio indipendentemente dalla fede! Requisiti per partecipare : appendere le scarpe al chiodo ( i piedi scalzi sono segno di purezza) e… lasciarsi trascinare dal vortice di turbanti e musica!